L’illuminazione automobilistica ha due funzioni principali. La prima illuminare la strada durante la guida notturna e la seconda segnalare agli altri utenti della strada la propria posizione, la direzione di marcia, le intenzioni e la frenata.
Quindi, da un punto di vista sintetico i fari auto (silux-auto.it) non sono altro che dei dispositivi atti a poter generare un luminoso fascio tanto di segnalazione quanto di illuminazione. Generalmente sono anche conosciuti come gruppi ottici, proiettori o fari.
I tipi di fanali posteriori automobilistici obbligatori sono: la luce di posizione, il proiettore anabbagliante, la cui accensione è attualmente obbligatoria anche in Italia come pure in Finlandia, Svezia, Danimarca, la luce di stop, il proiettore di retromarcia, l’indicatore di direzione e la luce della targa.
I cosiddetti fari auto ausiliari sono invece: la luce posteriore per la nebbia, cioè i retronebbia, le luci laterali di posizione, obbligatorie per mezzi che hanno una lunghezza che è superiore ai sei metri, i fendinebbia, le luci di marcia diurna, le luci di parcheggio, le luci d’angolo e i proiettori di svolta. Per quanto riguarda il posizionamento, il fanale è posto lateralmente per ciò che verte gli indicatori di direzione e di solito sono di colore arancione, posteriormente per quanto riguarda la luce degli stop, i retronebbia e sono di colore rosso, mentre, sono posti anteriormente gli abbaglianti, gli anabbaglianti e i fendinebbia.
Per saperne di più: tappetini gomma auto. Le luci di posizione anteriore sono di colore neutro. In passato l’illuminazione dei vari fanali era simmetrica, quindi il fascio luminoso era uguale per entrambi i lati.
Al giorno d’oggi si impiega un sistema asimmetrico cioè i fari anteriori illuminano maggiormente il lato opposto rispetto al lato di guida. In pratica viene ad essere più illuminata la parte opposta.
